Caratteristiche e sintomi del linfedema
- Gonfiore: Il sintomo più evidente del linfedema è il gonfiore, che può variare da lieve a severo. Il gonfiore è tipicamente asimmetrico, ovvero si verifica su un solo lato del corpo nel punto in cui il sistema linfatico è stato compromesso.
- Cambiamenti nella texture della pelle: Col tempo, la pelle affetta da linfedema può diventare più spessa, più dura e meno elastica. In condizioni avanzate, la pelle può assumere un aspetto a “buccia d’arancia” a causa dell’ispessimento del derma e del tessuto sottocutaneo.
- Sensazione di pesantezza o dolore: Le persone con linfedema spesso riferiscono una sensazione di pesantezza o pienezza nelle aree interessate. Il dolore può variare da un leggero disagio a una sensazione dolorosa acuta, soprattutto con il linfedema avanzato.
- Ridotta flessibilità: Il gonfiore e l’ispessimento della pelle possono ridurre la mobilità dell’articolazione vicina, limitando il movimento e influenzando la capacità di svolgere attività quotidiane.
- Infezioni ricorrenti: La compromissione del sistema linfatico può ridurre la capacità del corpo di combattere le infezioni. Di conseguenza, le persone con linfedema possono essere più suscettibili a infezioni della pelle.
Elefantiasi: quando il linfedema diventa invalidante
L’elefantiasi rappresenta lo stadio più avanzato e grave del linfedema cronico non filariale, una patologia che si sviluppa quando il sistema linfatico perde la capacità di drenare efficacemente i liquidi interstiziali. Questa condizione porta a un accumulo persistente di liquidi nei tessuti, con un conseguente ingrossamento progressivo degli arti colpiti. La pelle si ispessisce, diventando ruvida e verrucosa, assumendo un aspetto caratteristico e deformante, simile alla pelle di un elefante .
Difficoltà motorie e dolore
Chi soffre di elefantiasi sperimenta un aumento di peso e volume dell’arto colpito, che rende difficoltoso camminare e muoversi. Dolore e tensione causati dall’edema cronico compromettono la qualità della vita, limitando le attività quotidiane e generando frustrazione.
Impatto psicologico
L’aspetto deformante dell’arto può causare imbarazzo, ansia e isolamento sociale. La pelle ispessita e l’aspetto “a ciottoli” (dovuto all’ipercheratosi) possono peggiorare, portando a infezioni e ulcere che richiedono cure continue.
Trattamenti
Il linfodrenaggio manuale Metodo Vodder e i bendaggi elastocompressivi sono tecniche fondamentali per il trattamento del linfedema e delle sue complicanze. Il Metodo Vodder è una tecnica riconosciuta a livello internazionale che, attraverso movimenti delicati, stimola il drenaggio linfatico, riducendo gonfiore, dolore e migliorando la mobilità.
Nei casi avanzati di linfedema, i bendaggi elastocompressivi sono una delle soluzioni più efficaci. Questa tecnica di precisione, che avvolge la zona colpita con strati di fasce elastiche, permette nella maggior parte dei casi di ottenere una remissione completa del gonfiore. Una volta raggiunto questo risultato, segue una fase di mantenimento con trattamenti mirati che aiuta a stabilizzare i benefici ottenuti e a evitare recidive.
I prima e dopo un percorso di trattamenti con me




Con la paziente abbiamo completato un ciclo di 12 sedute settimanali, inizialmente con Linfodrenaggio e Bendaggio, poi Linfodrenaggio e Calza Elastica. Ora la paziente prosegue con Pressoterapia a casa e una seduta di Linfodrenaggio ogni 15 giorni per 3 mesi. Per il mantenimento, continuerà con Pressoterapia domestica e Linfodrenaggio una volta al mese, utilizzando calze a compressione leggera.
L’Igiene in caso di Linfedema
Prendersi cura della propria pelle è essenziale per chi convive con il linfedema, sia degli arti inferiori che superiori. Ecco alcuni consigli pratici per mantenere una buona igiene e prevenire complicazioni:
- Utilizza saponi detergenti delicati e idratanti, preferibilmente con ingredienti naturali come karité, germe di grano o jojoba.
- Detergi la pelle con delicatezza, preferendo il tamponamento allo strofinamento. Assicurati che le pieghe cutanee siano pulite e asciutte.
- Evita prodotti con tensioattivi aggressivi e profumi sintetici per prevenire allergie e irritazioni.
- Prevenzione delle infezioni:
- In caso di tagli, abrasioni o altre lesioni cutanee, disinfetta immediatamente la zona e copri con una medicazione sterile. Rivolgiti al medico in caso di sintomi di infezione.
- Per la depilazione, utilizza un rasoio elettrico ed evita cerette o rasoi manuali che possono causare micro-lesioni.
- Non sottoporre le zone colpite a fonti di calore eccessive come bagni caldi o saune, che possono peggiorare il gonfiore.
- Cura delle punture di insetto:
- Proteggi la pelle con repellenti naturali come il Ledum Palustre. Raffredda la zona per attenuare il prurito e, se necessario, utilizza una crema antinfiammatoria prescritta dal medico.
- Abbigliamento:
- Indossa abbigliamento comodo e naturale (cotone, lino, seta), evitando tessuti sintetici e stretti.
- Preferisci calze collant contenitive di “II classe” nei giorni in cui senti le gambe pesanti.
- Attività fisica:
- Mantieniti attivo con nuoto, camminate o bicicletta.
- Esegui esercizi specifici per migliorare il drenaggio linfatico, come il sollevamento e abbassamento delle gambe da sdraiato.
- Protezione dal sole:
- Utilizza creme solari con SPF 50+ e prive di parabeni, evitando l’esposizione nelle ore più calde.
- Precauzioni nella vita quotidiana:
- Indossa guanti durante lavori domestici e giardinaggio.
- Evita di camminare scalzo per ridurre il rischio di ferite.
